Come essere genitori perfetti-autorevoli- efficaci- bravi- buoni- corretti-migliori-etc..
Ma migliori di chi?
I genitori sono bersagliati ogni giorno dai diversi ricettari o decaloghi per essere perfetti. Ma chi li stabilisce i canoni di perfezione nella genitorialità?
Il risultato non è quello sperato: i genitori sono confusi. Ricevono troppi “Devi fare così” e “Non devi fare cosà” e rimangono imbrigliati nel rispetto dei decaloghi e dei ricettari, in schemi che non gli appartengono ma qualcuno ha confezionato per loro.
L’unica regola è che non ci sono regole (a parte quelle scritte sui codici penale e civile).
Non ci sono regole perchè il rapporto genitore-figlio è unico e irripetibile, quindi non è possibile che un’unica modalità vada bene per tutti i bambini. Non va nemmeno bene per tutti i genitori, perchè sono persone con caratteristiche differenti.
Quindi prendete ciò che volete insegnare ai vostri figli e poi pensate a come si può realizzare.
Ho conosciuto una mamma convinta che il rispetto le verso persone fosse un aspetto fondamentale da insegnare ai figli. Peccato che il suo modo per farglielo capire quando le rispondevano male, era picchiarli. Ne abbiamo parlato a lungo, colloqui su colloqui e alla fine è giunta a capire che per passare quel messaggio ai figli poteva utilizzare altri modi, ad esempio parlar loro, farli riflettere su quali effetti avrebbero sortito in loro se fossero stati i riceventi delle brutte risposte.
Ho conosciuto un papà che si atteneva fedelmente a uno dei tanti decaloghi per essere genitori perfetti. Lui diceva di trovarsi a suo agio nell’applicare il decalogo, ma il suo comportamento diceva il contrario: era spesso molto nervoso e irritabile, soprattutto quando si parlava dell’educazione del figlio. Il decalogo lo abbiamo messo nero su bianco e lo abbiamo messo in discussione:
IL DECALOGO | MA NE SIAMO SICURI? |
Non criticare tuo figlio, imparerà a giudicare gli altri | Però se non lo critico mai, rischio che non sia capace di sopportare i giudizi altrui |
Fagli i complimenti, imparerà ad apprezzare | Se gliene faccio troppi rischio che diventi un adulto che pensa di non sbagliare mai. |
Non essere scontroso,diventerà litigioso | Però a volte le giornate no capitano a me, capiteranno a mio figlio e vorrei che imparasse anche a sopportare le persone scontrose e che impari a gestire le sue giornate no. |
Mostrati eticamente corretto, anche lui lo diventerà | Io faccio il possibile, però mi rendo conto che la sua educazione non dipenderà sempre solo da me e ad un certo punto dovrà fare lui delle scelte |
Non prenderlo in giro, diventerà timido e insicuro | In modo pesante no, però scherzare su alcuni aspetti della vita può anche avere un effetto positivo, serve a sdrammatizzare. |
Fallo sentire al sicuro, svilupperà fiducia negli altri | Forse anche un po’ di diffidenza negli altri ci può stare, del resto non tutte le persone sono buone. Mio figlio dovrà imparare a distinguere le persone. E poi si sente troppo al sicuro con noi rischio che non si smuova mai. |
Incoraggialo a dire la sua, aumenterai la sua autostima | Sì, però vorrei che impari anche ad ascoltare non solo dire la sua |
Sii accondiscendente (diventerà paziente) | Troppo però non va bene. Se si è troppo permissivi poi si rischia che pensi di poter fare sempre ciò che vuole |
Supportalo, diventerà sicuro di se stesso | Supportarlo sì, ma a volte dovrò anche metterlo in discussione altrimenti non saprà affrontare gli ostacoli che la vita ci pone |
Crescilo in un ambiente piacevole, imparerà a riconoscere l’amore | Questo lo stiamo facendo perchè siamo una bella famiglia, però a volte le difficoltà possono arrivare e non posso fingere con mio figlio che non esistano. |
Dai nostri colloqui questo papà ha capito che si era perso nella sua ansia di rispettare quel decalogo, ma in realtà non lo condivideva. Ha capito e ha messo nero su bianco che non ci sono ricette da seguire, ma solo i propri valori da tradurre con comportamenti coerenti.
“L’impresa più difficile dell’essere genitori è lasciare che le nostre speranze per i figli abbiano la meglio sulle nostre paure.”
(Ellen Godman)
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