Il gruppo è più della somma delle sue parti: quante volte abbiamo sentito dire questa frase? Molte, ma altrettante volte lavorando in équipe o in team abbiamo pensato esattamente il contrario.
Perchè la teoria ci dice che lavorare insieme è meglio, ma in pratica ci ritroviamo a fare riunioni, a lavorare in équipe o in team in cui sentiamo che qualcosa non va? Perchè ci sono dei comportamenti e degli atteggiamenti che nuocciono gravemente al lavoro di squadra. Oggi vediamo insieme elementi che favoriscono il lavorare insieme, da quello più pratico a quello più emotivo: su tutti comunque ci si può lavorare.
- Arriva in orario! O addirittura 5-10 minuti in anticipo: è una questione di rispetto per le persone che lavorano insieme a te, indipendentemente dal ruolo ricoperto. Inoltre arrivando quei 5 minuti prima avrai la possibilità di entrare mentalmente nel mood della riunione o del lavoro che devi svolgere, chiarirti le idee e di conseguenza essere più incisivo. Arrivando in ritardo mostri disinteresse e poca serietà, oltre a metterti in cattiva luce con colleghi, capi e sottoposti.
- Non usare il cellulare! A meno che tu non stia aspettando una telefonata che potrebbe cambiare il corso di quello che stai facendo. Togli i dati e la connessione internet, così non sarai distratto da whatsapp e da altri social sui quali corrono un sacco di informazioni spesso superflue. Se qualcuno avrà bisogno di parlarti ti chiamerà. Tieni la vibrazione e decidi in modo oculato se rispondere o meno: è sempre una questione di rispetto per chi lavora insieme a te.
- Preparati! Se si tratta della riunione settimanale d’équipe prepara quello che è di tua competenza o eventuali casi da trattare. Se la riunione è di altra natura e c’è un ordine del giorno, leggilo e preparati leggendo materiali o portando domande, riflessioni e proposte.
- Tieni il tempo! Le riunioni e i lavori spesso vanno per le lunghe: questo non va bene perchè tempi troppo dilatati facilitano la distrazione. Inoltre se le riunioni si protraggono per troppo tempo la sensazione dei partecipanti al momento della chiusura è “quindi che cosa è stato deciso?”. Per evitare tutti questi inconvenienti, ci vuole una persona che tenga i tempi e faccia in modo che i temi vengano trattati per non più di un tot. di minuti, altrimenti la discussione rischia di diventare sterile e inconcludente.
- Fatti notare ma non troppo! I momenti di lavoro di squadra sono un buon momento per farsi notare, per parlare, per mostrare le proprie capacità e le proprie competenze, per esprimere il proprio punto di vista. Ma attenzione a non fare lo showman o la showgirl: rimane più impressa una frase ben detta, pronunciata al momento giusto, una proposta sensata piuttosto che un fiume di parole pronunciare per attirare l’attenzione.
- Questione fiducia: uno dei nodi che attanaglia il lavoro d’équipe è la fiducia. Non si può lavorare bene insieme se non ci si sente a proprio agio, tranquilli, sereni, non giudicati e sentendo la fiducia reciproca tra colleghi, ma anche tra superiori e subalterni.
- No alla polemica! Il mugugno non funziona e non è produttivo. Va bene dire in faccia le cose, mostrare il proprio disaccordo in modo educato: la critica è un momento di crescita purchè sia costruttiva e propositiva. Se c’è lamentatio il lavoro in team non può funzionare, perchè il lamento diventa contagioso.
- Sì alla motivazione condivisa! Quando si fa una riunione o si si segue un progetto è importante che tutti i partecipanti abbiano motivazione, una finalità comune: ciò permette di partire da una solida base comune da cui si può costruire. Se questa base non c’è, si genera il caos e ogni membro del gruppo lavorerà seguendo la sua personale motivazione, diversa da quella degli altri. Ciò porta a modi di lavorare differenti che difficilmente confluiranno in un unico progetto o un metodo univoco con cui gestire il piano di lavoro.
- Assumiti le tue responsabilità! “Non è colpa mia”, “non ho tempo”, “poi vediamo”, “è il sistema che non funziona” sono segnali di un team che non non si assume le responsabilità del proprio operato. In un’équipe che funziona ognuno conosce il suo ruolo e non trova scusa, si assume rischi e impegni.
- Attenzione al risultato, ma non solo! Di certo un buon risultato è un buon risultato, ma come ci si è arrivati? Lo sviluppo del percorso che ha portato alla realizzazione dell’obiettivo è importante quanto l’obiettivo stesso.
E se alcuni di questi punti o addirittura tutti sono filati per il verso giusto? Beh, una buona équipe si fa i complimenti per il lavoro svolto insieme e a ogni singolo membro per il proprio contributo e per le sue specificità.
La tua équipe come funziona? Cosa si può fare affinchè questi aspetti vengano migliorati?
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